I produttori privati d'energia rappresentano una notevole risorsa nazionale, che produce lavoro, tecnologie avanzate, ricchezza ed occupazione: una realtà che fa parte della storia dell'industrializzazione del nostro Paese.
Nonostante oggi produrre energia elettrica da fonti rinnovabili risulti, in senso meramente monetario, antieconomico rispetto all'utilizzo delle risorse fossili, continua l'impegno dei piccoli produttori per uno sviluppo sostenibile a salvaguardia dell'ambiente che ci circonda, confermato anche nell'attività di Federidroelettrica (Federazione Piccoli Produttori Idroelettrici).
Federidroelettrica trae storicamente le sue origini dall'A.P.E.I. (Associazione Produttori Energia Idroelettrica). Infatti, la maggioranza dei Soci fondatori di Federidroelettrica era tra gli artefici della nascita, nell'ottobre 1986, dell'A.P.E.I.
Nel corso degli anni successivi, in seguito a sostanziali divergenze in merito alle strategie di politica energetica ed alle tematiche trattate, alcuni componenti del Direttivo, per non ostacolare i programmi dell'Associazione, dettero le dimissioni e, consapevoli dell'importanza del ruolo dei produttori privati d'energia elettrica nello scenario economico italiano, decisero di fondare, nel 1995, una nuova Associazione che potesse tutelare i piccoli produttori del settore MiniHydro.
L'iniziativa ebbe un notevole seguito e, allargandosi la base associativa, la nuova realtà fu in grado di soddisfare i requisiti richiesti per l'ufficializzazione come Associazione di categoria operante in ambito nazionale, riconoscimento formalmente ottenuto dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas agli inizi del 1998, parallelamente riconosciuta anche dal Ministero Sviluppo Economico e dal GSE S.p.A.
L'Associazione vuole coagulare e tutelare i comuni interessi dei piccoli produttori d'energia elettrica da fonte idroelettrica e, nel caso d'emanazione di nuove norme legislative o tariffarie penalizzanti per il settore, esprimere le opportune deduzioni alle Autorità competenti.
Significativo, anche, lo sforzo per tenere costantemente aggiornati gli affiliati sull'evoluzione delle Delibere, delle Leggi e delle normative che interessano il settore operativo delle fonti rinnovabili.
Nel corso dell'anno 2000, in base alla Delibera 155 dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas, la FederPern è stata membro dell'Audizione speciale relativa alle regole tecnniche d'interconnessione alle reti del GRTN. Inoltre, ha partecipato a Convegni, Conferenze, Seminari tecnico-scientifici, ecc. sui temi legati all'utilizzo delle fonti rinnovabili e ha mantenuto collegamenti con la DG XVII dell'Unione Europea, per seguire gli indirizzi delle politiche energetiche Comunitarie, fondamentali per le future strategie nazionali.
All'interno di FederPern italia sono, infatti, attivi alcuni membri che hanno fatto parte a Bruxelles, nel 1988, del team di fondazione dell'E.S.H.A. (European Small Hydropower Association).
I piccoli produttori idroelettrici, sono molto ottimisti circa il processo di liberalizzazione del settore elettrico in atto nel nostro Pese, pur essendo consci che gli impianti esistenti, se non adeguatamente supportati ed incentivati con tariffe di Green Pricing, sarebbero costretti a sicura paralisi, qualora immessi nel mercato libero dell'energia elettrica, creato di fatto per i grandi utenti, voraci consumatori di chilowattora.
Vale la semplice regola, ma lapidaria per il settore elettrico, che un grosso produttore può proficuamente entrare nel core business del mercato dei grandi utilizzatori, ma un piccolo produttore non potrà mai giocarvi le sue carte. Infatti, gli impianti che utilizzano le fonti rinnovaili, di piccola taglia produttiva, hanno un costo di produzione del kWh generato decisamente superiore a quello prodotto con impianti a fonti fossili di media e grande taglia.
Fonte: Federidroelettrica